TOLMEZZO- Comprensorio, accordo ancora lontano

L’approvazione dello statuto del Comprensorio Montano della Carnia è ancora in alto mare. Lunedì alle 18 è convocata l’assemblea, con all’ordine del giorno la ratifica delle dimissioni del presidente Giuseppe Novello e la nomina del suo successore. Al momento, però, è difficile ipotizzare che i due schieramenti politici possano trovare un accordo in tempi così rapidi, considerando che i passi avanti rispetto ad un mese fa sono stati ben pochi. Il centrosinistra chiede le dimissioni dei quattro assessori, il centrodestra risponde che è assurdo fare una crisi al buio; perciò prima si trova l’intesa, poi la giunta si dimetterà. Nei giorni scorsi ci sono stati diversi incontri all’interno delle coalizioni e, almeno su questo punto c’è identità di vedute, è stata ravvisata la necessità di formare una giunta istituzionale che porti all’approvazione dello statuto entro fine dicembre per evitare il commissariamento. L’obiettivo, quindi, è di ottenere almeno 23-24 voti, cioé quella maggioranza di due-terzi stabilita dalla legge affinché lo statuto possa diventare operativo. Si tratterebbe, insomma, di traghettare il Comprensorio per una quarantina di giorni, perché poi al momento dell’approvazione la giunta decadrebbe automaticamente. E allora? Il vicepresidente Flavio De Antoni spiega che il gruppo degli indipendenti vicini al centrodestra e Forza Italia gli hanno dati carta bianca per cercare un accordo con l’altra parte politica; dal centrosinistra ricordano che la scelta del sindaco di Tolmezzo Cuzzi quale rappresentante della Carnia all’Assemblea delle autonomie, presupponeva che alla presidenza del Comprensorio ci andasse un loro esponente (i nomi che girano sono quelli di Emidio Zanier, Lino Not e Ermes De Crignis). “Una cosa è certa, bisogna trovare una soluzione- dice De Antoni- Parliamo di nuova Provincia e non riusciamo nemmeno ad approvare lo statuto del Comprensorio?”. Il sindaco di Comeglians, comunque, precisa: “Dal momento delle dimissioni di Novello, la giunta ha lavorato sodo, con una media di venti delibere a settimana, senza dimenticare il risanamento di Euroleader, che ha consentito di destinare cinque milioni di euro principalmente alle scuole dell’Alto Friuli. Lo dico perché siamo stati accusati da più parti di voler conservare la poltrona a tutti i costi. La nostra posizione- conclude- è assai scomoda, considerando anche le responsabilità che ci siamo assunti in attesa che i partiti politici si mettano d’accordo. Quando questo accadrà, ci dimetteremo immediatamente”. Da stabilire se sarà d’accordo il sindaco di Paularo, Sergio Tiepolo, che ha sempre dichiarato la volontà di conservare il suo ruolo non essendo vicino all’ex presidente.
(di Bruno Tavosanis, dal Gazzettino)