ZUGLIO- Il telescopio della “Polse di Cougnes”

Presso il centro “Polse di Cougnes”, a Zuglio, è in avanzata fase di completamento una specola dotata di un grande telescopio riflettore, ospitato all’interno di una cupola rotante in acciao inox, da cui si può accedere all’osservazione della volta celeste tramite un sistema di due portelloni scorrevoli. La configurazione del telescopio è di tipo newtoniano, dal nome del grande fisico inglese che per primo ideò questo tipo di schema ottico, il quale prevede uno specchio principale di profilo parabolico ed un piccolo specchio secondario piano. Più grande è la superficie collettrice e maggiore sarà la “potenza” dello strumento, intendendo con tale termine la capacità di poter distinguere oggetti deboli e lontani nello spazio, mostrando su di essi il maggior numero possibile di dettagli. Nel caso dell’osservatorio astronomico della “Polse”, il diametro dello specchio primario è di 610 mm; una volta completato, sarà il telescopio più grande della regione. Il progetto didattico dell’Osservatorio “Polse di Cougnes” si inserisce in un contesto socio-culturale di ampio respiro: ricordiamo, infatti, la presenza, presso “la Polse”, di un orto botanico, una fornita biblioteca e una scuola di suonatori di campane. Utenti e visitatori della specola potrebbero anche beneficiare delle strutture logistiche di supporto già presenti, o in via di realizzazione, come la sala conferenze dotata di un sistema di proiezione multimediale collegato al telescopio, la foresteria e la mensa. Nei propositi degli ideatori del progetto ci sarebbe anche l’intenzione di aprire al mondo l’accesso allo strumento tramite Internet, in modo che astronomi, studenti e semplici appassionati possano lavorare con il telescopio anche da grande distanza. In effetti è questo che viene fatto nel mondo degli astronomi professionisti e se il telescopio carnico vorrà essere competitivo rispetto ad altri progetti analoghi, dovrà muoversi proprio in tale direzione. Quello che si potrà fare dipenderà, comunque, in maniera determinante dal supporto economico di enti pubblici e privati, perché la struttura necessita ancora di cospicui finanziamenti per il suo completamento. Poi la Carnia potrà disporre di un piccolo gioiello tecnologico.