ALTO FRIULI- Provincia, quasi certo il referendum solo per i residenti
L’Ufficio di presidenza ha
adottato una proposta di delibera – che verrà sottoposta
all’esame del Consiglio regionale – relativa al referendum
consultivo per l’istituzione della Provincia dell’Alto Friuli.
In base a questa proposta, saranno chiamati alla consultazione
referendaria soltanto gli elettori residenti nell’ambito
territoriale della Provincia che si chiede di istituire, che
coincide con l’ambito territoriale dei comprensori montani della
Carnia e del Gemonese – Canal del Ferro – Val Canale, per un
totale di 43 Comuni. La stessa delibera riporta anche la stesura
formale del quesito referendario.
A esprimersi per una consultazione circoscritta al solo
territorio interessato sono stati il presidente Alessandro Tesini
(che ha ricordato che compito dell’Ufficio di presidenza è di
individuare la legittimità del procedimento e la sua congruità
giuridica), il vicepresidente Carlo Monai (che ha argomentato in
modo dettagliato dal punto di vista giuridico), i consiglieri
segretari Kristian Franzil (ha sottolineato il carattere
consultivo del referendun, ma ha dovuto assentarsi al momento del
voto), Giorgio Baiutti (anche se sarebbe stato meglio trovare il
modo per escludere quei Comuni che non vogliono aderire alla
nuova Provincia), e Paolo Panontin (bisogna lasciare che la gente
possa esprimersi e sia titolare del diritto delle proprie
scelte).
Contrario, e quindi perchè si esprima l’intera provincia di
Udine, il vicepresidente Roberto Asquini, che ha parlato di
maggiorana contraddittoria, che ha cambiato idea rispetto a quel
che fino a pochi giorni fa diceva Illy e che adotta un
provvedimento a rischio, perché il referendum limitato potrà
andare incontro a ricorsi di carattere giuridico.
In Aula svolgerà la relazione di maggioranza Carlo Monai e di
minoranza Roberto Asquini.
