TOLMEZZO- Riscaldamento e commercio, chiesto incontro con Illy

L’infruttoso incontro di dieci giorni fa con l’assessore regionale alla montagna Enzo Marsilio, il quale aveva spiegato l’impossibilità di effettuare variazioni al bilancio 2003 a metà novembre, non ha evidentemente demoralizzato il vicepresidente del Comprensorio Montano della Carnia, Flavio De Antoni, che ora gioca un’altra carta, rivolgersi direttamente al presidente Illy. L’argomento riguarda sempre la mancata previsione nel Fondo Montagna dei contributi per il commercio e il riscaldamento domestico, che fino ad oggi garantivano un po’ di respiro a 8000 famiglie e 300 negozi di montagna. Marsilio aveva chiaramente spiegato che la situazione verificatasi è figlia delle legge regionale 33/2002 voluta dalla Giunta Tondo, per la quale dall’ente comprensoriale carnico non si erano registrate obiezioni. Nella sua lettera a Illy, inviata anche al presidente del consiglio regionale Tesini e allo stesso Marsilio, De Antoni ricorda che “le aspettative manifestate dall’Ascom e dai sindaci testimoniano che sono ancora vivi i problemi a cui questi due contributi intendevano porre rimedio. Il taglio delle risorse in sè, pertanto, pare senza spiegazione e quantomeno discorde dalle ambizioni che la Lr 33/2002 attribuisce ai Comprensori- prosegue De Antoni-, i quali adottano un programma triennale che definisce le priorità, individua le opere, gli interventi e gli strumenti idonei a perseguire gli obiettivi dello sviluppo socio-economico montano”. La nota è accompagnata da una serie di cifre che mettono a confronto la situazione attuale con quella passata, quando cioé il Fondo Montagna era gestito direttamente dalla Regione. In conclusione De Antoni informa Illy che gli amministratori comprensoriali sono disponibili per un confronto sulle esigenze del territorio e le modalità più opportune per la loro soddisfazione. Intanto giovedì alle 18 si svolgerà l’ennesima assemblea del Comprensorio. Sfumata l’ipotesi della raccolta di 24 firme bipartisan per l’approvazione dello statuto, si andrà quasi certamente alla nomina del presidente, lasciando inalterata la composizione della giunta. In queste ore si susseguono gli incontri, anche fra le due parti, e la sensazione è che questa sia la volta buona (con Zanier, Not e De Crignis principali candidati), ma nessuno ci metterebbe la mano sul fuoco.
(di Bruno Tavosanis, dal Gazzettino)