TARVISIANO- Alluvione, ordinanza ministeriale per la ricostruzione
Fissazione dei contributi massimi a favore dei
privati, delle imprese e delle Autonomie locali, che potranno
essere concessi direttamente dal Commissario delegato per
l’alluvione che ha colpito l’Alto Friuli alla fine dell’agosto
scorso. Questo in sintesi il contenuto dell’ordinanza approvata
dal Consiglio dei ministri il 20 febbraio scorso, che il
Commissario delegato e assessore regionale alla Protezione civile
Gianfranco Moretton ha illustrato nel corso di una riunione
in municipio a Pontebba, ai sindaci della Val Canale e del Canal
del Ferro.
Con l’ordinanza ministeriale viene assegnato all’assessore
regionale del Friuli-Venezia Giulia, come Commissario delegato,
il compito di assicurare il complessivo coordinamento delle
iniziative volte al completamento degli interventi, delle azioni
attuate dagli Enti locali, nonché della programmazione ed
esecuzione delle opere di messa in sicurezza del territorio. Per
questo il Commissario può avvalersi di un’Unità operativa di sei
componenti e di una Commissione tecnico-consultiva di cinque.
Nell’ordinanza si autorizza inoltre il Commissario a erogare i
contributi a coloro che sono stati danneggiati a causa
dell’alluvione, classificando i diversi tipi di danni e fissando
per ciascuna categoria un massimale.
Per quanto riguarda i contributi a favore dei proprietari di
abitazioni e di beni mobili, questi possono essere concessi,
tramite fideiussione, anche in forma anticipata e fino al 50 per
cento dell’importo stabilito; sono inoltre cumulabili con
eventuali indennizzi assicurativi e con altri contributi pubblici
entro il limite dell’ammontare del danno.
Questi i massimali, previsti nell’ordinanza, per i proprietari di
case e beni mobili: fino a 200 mila euro per le case distrutte, o
per le quali è necessaria la demolizione per la successiva
ricostruzione nello stesso luogo; fino a 100 mila euro per le
case danneggiate; fino a 250 mila euro per le case che devono
essere spostate in luoghi diversi (ciò vale anche per quegli
immobili che dovessero ostacolare le opere di messa in sicurezza
del territorio); fino a 30 mila euro per i beni mobili
danneggiati o distrutti nelle singole abitazioni; fino a 15 mila
euro per i beni mobili di quei proprietari che non sono residenti
nei Comuni colpiti dall’alluvione.
Per le imprese di produzione e del settore dei servizi sono
previsti contributi fino a un massimo 500 mila euro sulla base
delle risorse disponibili, e comunque fino al 70 per cento dei
danni subiti, per riparare o eventualmente acquistare nuovi beni
per sostituire quelli andati distrutti. In questa categoria
rientrano anche le società sportive e le associazioni di
volontariato. I contributi potranno essere erogati, tramite
fideiussione, in via anticipata fino al 50 per cento
dell’ammontare concesso.
Sempre a favore delle imprese, possono essere erogati contributi
fino a un massimo di 6 mila euro, e comunque non oltre il 70 per
cento delle spese sostenute, per l’affitto di immobili e
macchinari necessari alla continuazione dell’attività a causa di
danni subiti in occasione dell’alluvione.
Il Commissario delegato è autorizzato infine a concedere
contributi alle Autonomie locali fino a un massimo di 800 mila
euro, e comunque nel limite del 70 per cento delle spese
sostenute, per il ripristino del patrimonio edilizio e delle
infrastrutture pubbliche nonché per il riavvio delle attività
d’impresa.
