PONTEBBA- Alluvione, riunione con l’assessore regionale Moretton
Nel corso di una riunione nel municipio
di Pontebba, il vicepresidente della Regione e assessore alla
Protezione Civile Gianfranco Moretton ha illustrato ai sindaci
della zona interessata i contenuti dell’ordinanza ministeriale
3339, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale del 5 marzo, per la
ricostruzione dell’area dell’Alto Friuli colpita dall’alluvione
dello scorso 29 agosto.
Un incontro che a permesso a Moretton di dimostrare con la
concretezza dei finanziamenti ora disponibili l’attenzione dello
Stato e della Regione per la popolazione, le aziende, le
amministrazioni così duramente colpite.
Infatti, la legge attuativa dell’ordinanza ministeriale assegna
priorità all’erogazione dei contributi ai privati che potranno
ottenere benefici per la ricostruzione e per il ripristino di
beni immobili danneggiati o distrutti e da delocalizzare; alle
imprese, fino a un massimo di 500 mila Euro per il recupero di
tutto ciò che concerne l’attività aziendale, e agli enti pubblici
per le opere prioritarie.
“Lo Stato – ha precisato Moretton – sulla base delle indicazioni
della Regione, sentita la popolazione e gli enti interessati ha
scelto di dare la precedenza alla ricostruzione fisica del
comprensorio disastrato. Lasciando le iniziative di sviluppo a
una fase successiva”.
Per la ricostruzione di quanto è andato perduto nella Val
Canale-Canal del Ferro a causa della furia delle acque o invaso
dai detriti o dal fango, lo Stato assieme alla Regione ha dunque
messo a disposizione la somma complessiva di 315 milioni Euro,
che si aggiunge ai 40 milioni di Euro già stanziati del Governo
centrale e tuttora in fase di utilizzo, e ai 15 milioni di Euro
previsti dalla Regione per l’emergenza.
Una scelta strategica che mutua l’esperienza della ricostruzione
dal terremoto del 1976, dalla quale è scaturita anche la
decisione di affidare ai sindaci le competenze per l’erogazione
dei fondi ai privati.
I tempi della ricostruzione, secondo le stime
dell’Amministrazione regionale, si aggirano intorno ai due-tre
anni. I cittadini della zona disastrata già nei prossimi giorni
potranno presentare le loro istanze di accesso ai contributi, che
prevedono tra l’altro anche interventi economici per il recupero
delle auto, considerate indispensabili per la vita e il lavoro in
montagna.
Saranno disponibili nei Comuni, già entro un paio di settimane, i
moduli per la richiesta di contributo.
Tra le novità introdotte dall’ordinanza vi è anche la previsione
di somme a ristoro dei lavori in economia, che dovranno essere
certificati dai tecnici.
“Ci sono dunque ora – ha concluso Moretton – le condizioni, a
distanza di pochi mesi, per poter operare al meglio per la
ricostruzione e consentire alla popolazione di ritornare a vivere
con serenità nelle proprie case, agli imprenditori di riprendere
le loro attività. Toccherà ora ai sindaci illustrare ai cittadini
i dettagli della ricostruzione”.
