TOLMEZZO- Comunità Montana, interventi per € 100.000

La giunta della Comunità montana della Carnia, acquisiti i pareri favorevoli della delegazione del Cai e dell’Aiat, ha stanziato 100mila euro a favore di interventi a sostegno del turismo del territorio.
“I riparti si riferiscono ai finanziamenti del Fondo montagna per il 2004 – spiega il presidente della Comunità montana della Carnia, Lino Not – che hanno ottenuto le autorizzazioni dei due soggetti che dovevano esprimere parere in merito e puntano a sostenere i rifugi alpini ma anche la manutenzione dei sentieri, nell’ottica di garantire l’offerta turistica della zona ”. L’intervento più consistente ammonta a 37mila e 475 euro a favore della commissione “Giulio Carnica Sentieri” per la manutenzione e segnatura dei sentieri, seguito dal contributo di oltre 24mila euro al Comune di Ampezzo per lavori di sistemazione del rifugio escursionistico “Tita Piaz”.
“Siamo intervenuti, inoltre, – prosegue Not – con finanziamenti per l’acquisto di attrezzature o per il miglioramento di molte strutture montane, rifugi in primis, di proprietà soprattutto comunale per rendere i rifugi più funzionali”. Così, 2582 euro sono stanziati al Cai Associazione XXX Ottobre per le spese di gestione del rifugio alpino “Flaiban-Pacherin” a Forni di Sopra e analoga somma per il rifugio “Fratelli De Gasperi” della Val Pesarina. Ulteriori risorse di 13mila euro e 10mila andranno al Comune di Forni Avoltri per la sistemazione del rifugio alpino “Lambertenghi-Romanin” e al Comune di Villa Santina per adeguamento del rifugio escursionistico “Losa”. Un contributo di 10mila euro andrà, invece, a favore del consorzio privato di Collina per lavori di sistemazione del rifugio escursionistico “Edoardo Tolazzi”. “Si tratta – commenta l’assessore al servizio raccolta e smaltimento rifiuti, turismo e commercio, Andrea Plazzotta – di interventi a favore dello sviluppo turistico della zona dove è essenziale la manutenzione della segnaletica sentieristica e dove è necessario offrire supporti anche alle strutture alpine per renderle funzionali”.