TARVISIO- Bus navetta per la stazione di Boscoverde
Istituire un servizio di bus navetta per collegare la stazione ferroviaria di Tarvisio Boscoverde con i comuni di Valcanale e Canal del Ferro. E’ stato questo il tema dell’incontro svoltosi nel municipio di Tarvisio tra i primi cittadini di Tarvisio, Malborghetto e Pontebba, Franco Baritussio, Bernardino Silvestri e Alessandro Oman, l’assessore al turismo Maurizio Dünnhofer, il vicepresidente della Provincia di Udine Renato Carlantoni, i rappresentanti di Saf, Paolo Zaramella, di Trenitalia Alberto Durì e di Rfi Roberto Pascolo (responsabile dei rapporti con i comuni). Un incontro preliminare, utile per sondare il terreno con i diretti interessati al progetto, che in futuro sarà allargato anche alla Comunità Montana ed ai comuni di Chiusaforte e Dogna. «Il nostro territorio – ha affermato Baritussio – pur essendo attraversato da grandi infrastrutture stradali e ferroviarie, resta marginale soprattutto per ciò che riguarda le distanze. C’è bisogno di ottimizzare i servizi esistenti rafforzandoli, con la consapevolezza che manca un servizio di collegamento dedicato con la stazione ferroviaria per le quasi 9 mila persone delle due vallate». Un progetto, quello di attivare un bus navetta fino a Boscoverde, che potrebbe dare impulso anche al settore turistico, se calibrato con le varie offerte presenti sul territorio. «Siamo disponibili a partecipare a questa iniziativa intercomunale per soddisfare le richieste della popolazione – ha affermato Carlantoni –. La Provincia infatti può attivare servizi integrativi per le aree montane, come già sta avvenendo per Ovaro, Paluzza e Arta Terme e tra breve anche per Pontebba. Un impegno – ha aggiunto – che nel settore dei trasporti concerne anche il contributo annuale di 20 mila euro per i collegamenti con le piste da sci e di 30 mila euro per la realizzazione del progetto Arcobaleno, finalizzato al trasporto degli anziani nelle strutture ospedaliere».
Estremo interesse e disponibilità sono state espresse sia dai rappresentanti di Rfi che da quelli di Trenitalia, che hanno rimarcato come un’iniziativa del genere potrebbe partire solo nel 2006. Per la Saf una delle ipotesi da mettere in cantiere dovrebbe essere quella del servizio a chiamata, con la consapevolezza di dover scindere il trasporto pubblico da quello turistico. Le parti si sono lasciate con l’impegno di ritrovarsi a breve per formare una commissione di lavoro per valutare costi e benefici del progetto.
