MONTAGNA- Segnale tv, la Provincia vuole estendere la copertura

Estendere la copertura del segnale televisivo nel territorio montano attraverso la stipula di convenzioni con le emittenti nazionali e locali. E’ questo l’obiettivo della Provincia di Udine, che attraverso l’assessore allo sviluppo della montagna Vittorio Caroli ha inviato una lettera ai vertici di Rai way, Rai, Telefriuli, Comunità montane di Carnia, Gemonese, Valcanale e Canal del Ferro, Valli del Torre e del Natisone e Regione. «Abbiamo chiesto la disponibilità di tutti i soggetti interessati – ha spiegato Caroli – per attivare uno studio di fattibilità in grado di valutare costi, limitazioni normative o ambientali per l’installazione di alcuni ripetitori nelle zone di montagna non raggiunte dal segnale televisivo. Nel maggio 2004 – ha aggiunto l’assessore provinciale – in Consiglio abbiamo approvato il Programma per lo sviluppo della montagna, che si pone, tra le sue finalità, anche l’attivazione di una serie di interventi per il miglioramento del sistema delle telecomunicazioni. In seguito ad uno studio promosso nel 2004 da Palazzo Belgrado infatti, abbiamo rilevato una situazione di estrema criticità in alcune aree, che non risultano coperte dal segnale radio-televisivo delle reti nazionali o locali».
In particolare, le zone dove il segnale risulta insufficiente riguardano sia la Carnia che la Valcanale, il Canal del Ferro, le valli del Torre e del Natisone: a Forni Avoltri la frazione di Collina, le aree più elevate del comune di Prato Carnico, le frazioni di Buttea, Chiassis, e Val di Lauco a Lauco, la valle del Chiarsò ad Arta Terme e Paularo, le frazioni di Aupa e Studena Alta a Pontebba, la valle di Gorto a Ovaro e Comeglians, l’alta Val Torre a Lusevera, la località Vallemontana a Nimis, le frazioni a nord di Forame nel comune di Attimis, l’alta valle dello Iudrio a Prepotto, l’intero comune di Savogna, le località oltre quota 200 metri a Torreano e numerose frazioni di Drenchia. «Nell’ambito delle azioni pianificate nel programma per la montagna – ha affermato Caroli – vogliamo proporre, di concerto con la Regione, di estendere la rete infrastrutturale di ripetitori delle emittenti nazionali, per consentire anche alle emittenti locali e agli enti proprietari di utilizzare i tralicci già esistenti, massimizzando in tal modo la ricaduta degli investimenti».