MONTAGNA- Presentato il progetto della Coop Cramars
Sono state presentate a Udine, alla presenza
dell’assessore regionale al Lavoro Roberto Cosolini, due
iniziative formative rivolte al personale in cassa integrazione
della ex De Longhi, ma anche alle donne dell’Alto Friuli.
Si tratta di due progetti dei quali il primo, al quale hanno
aderito 82 lavoratori, denominato “Proviamoci insieme”, ha come
obiettivo quello di accompagnare le persone sul mercato del
lavoro, ed è in stretta sintonia con la nuova legge di settore.
Il secondo prevede la formazione delle donne lavoratrici, dai 18
ai 65 anni, residenti o domiciliate nell’Alto Friuli, tramite
corsi della durata di 200 ore denominati “Competenze minime nei
processi di assistenza alla persona”.
Creerà badanti e accompagnatrici familiari, ma costituirà altresì
il credito formativo utile per il conseguimento della qualifica
di operatore socio-sanitario, la figura specializzata destinata
allo svolgimento di servizi di tipo assistenziale e
socio-assistenziale, residenziale o semiresidenziale e al
domicilio dell’utente.
In particolare, come ha specificato Cosolini, questa seconda
iniziativa potrà essere allargata in futuro a tutto il territorio
regionale.
L’assessore ha ripercorso l’iter dell’azione
dell’Amministrazione, che ha consentito di dare strumenti per
rispondere alle attese dei lavoratori.
Si è quindi soffermarto sulla scelta della Regione di chiedere al
competente Ministero la concessione della Cassa integrazione per
il personale della ex De Longhi, per evitare la messa in
mobilità.
Ciò ha infatti consentito di attivare politiche attive del lavoro
che integrano gli ammortizzatori sociali.
La situazione della De Longhi, che aveva messo in difficoltà
numerose famiglie della zona montana, ha ispirato il progetto
“Proviamoci insieme”, curato dalla cooperativa Cramars di
Tolmezzo, orientato a offrire la disponibilità di personale
specializzato alle aziende della filiera foresta legno. Progetto
che ha avuto accesso ai necessari finanziamenti secondo un
apposito bando.
Nelle aziende della filiera foresta-legno, secondo un’indagine
illustrata dal presidente della Cramars, Vanni Treu, si è infatti
manifestata l’esigenza di 134 posti di lavoro per operai
qualificati.
Un incontro tra Cosolini e la responsabile della Commissione pari
opportunità per l’Alto Friuli Nives Baldacconi, pure presente
all’incontro odierno, aveva consentito all’assessore di
verificare la sempre crescente esigenza, nell’area svantaggiata,
di servizi qualificati e specifici di assistenza e di
accompagnamento ad anziani e a persone non autosufficienti.
Esigenza dalla quale è nato il secondo progetto, pure gestito
dalla Cramars, rivolto alle donne dell’intera area montana.
“La concretizzazione dei due progetti – ha concluso Cosolini –
dimostra la capacità della Regione di coniugare le potenzialità
della formazione professionale con l’offerta del mercato del
lavoro e le esigenze della società in continua evoluzione,
costruendo risposte adatte”.
Dopo Cosolini, Treu ha ricordato la situazione occupazionale
della Carnia, che ha motivato l’azione della Cramars, affermando
che all’Ufficio di collocamento di Tolmezzo, al quale fanno capo
28 comuni, sono attualmente iscritte 560 persone in mobilità o
cassintegrati, a fronte di una forza lavoro complessiva di circa
3.500 addetti.
Mentre la Baldacconi ha detto che il progetto “Competenze minime”
offre una concreta opportunità alle donne dell’Alto Friuli di
uscire dall’isolamento, e crea nel contempo condizioni migliori
di assistenza per la gente della montagna.
