TARVISIO- Provincia in campo per gli operatori del Lussari
Effettuare una ricognizione il più dettagliata possibile di tutte le attività che operano attorno alla telecabina del monte Lussari. Sarà questa la prima azione messa in atto dalla Provincia di Udine per venire incontro alle imprese che durante questa stagione invernale subiranno le maggiori conseguenze dalla chiusura dell’impianto di risalita. La decisione è stata presa nel corso di un incontro svoltosi nel municipio di Tarvisio e convocato dal vicepresidente della Provincia Renato Carlantoni, che ha invitato in Valcanale l’assessore provinciale al lavoro e alle attività produttive Fabrizio Cigolot. Presenti, oltre al sindaco Franco Baritussio e all’assessore Maurizio Dünnhofer, anche i rappresentanti di Promotur (Luca Vidoni), di Confcommercio (Mario Ulian), della Confartigianato (Silvio Franz), di Coprotur (Claudio Tognoni e Gabriele Massarutto) insieme a tutti i commercianti e gli esercenti del borgo Lussari. «In questo momento – ha affermato Carlantoni – è fondamentale riuscire a capire cosa fare e come intervenire in base alle esigenze degli operatori del settore per limitare i disagi causati dalla chiusura della telecabina. Ecco perché una ricognizione sulle caratteristiche di ogni attività rappresenterebbe un ottimo punto di partenza per decidere il da farsi. Ci troviamo comunque di fronte ad una situazione di crisi atipica, che coinvolge un’intera vallata». L’assessore Cigolot, nel corso del suo intervento, ha ritenuto indispensabile individuare immediatamente i due soggetti coinvolti nella crisi: i dipendenti e gli imprenditori. «Sul fronte dei lavoratori – ha spiegato – è possibile intervenire facendo riferimento agli ammortizzatori sociali previsti dalle disposizioni regionali, di cui potranno usufruire però, solamente le persone regolarmente assunte con un contratto, anche se stagionale. Per quanto riguarda le imprese, la Provincia potrà intervenire attraverso il Congafi per abbattere il costo degli interessi dei mutui. In particolare, potremmo creare un fondo ad hoc per mettere in pratica tale disposizione». Inizialmente quindi saranno queste le azioni messe in atto da Palazzo Belgrado. Già mercoledì infatti gli operatori del Lussari si ritroveranno in municipio per stilare, con l’ausilio del personale provinciale e comunale, le schede con le caratteristiche tecniche ed economiche delle proprie aziende. «Più complicato – ha aggiunto Carlantoni – il discorso dei mancati introiti: dopo aver portato a termine la rilevazione delle aziende del borgo Lussari, potremmo chiedere alla regione di intervenire con una norma ad hoc da inserire in finanziaria per venire incontro alle difficoltà economiche delle attività coinvolte. Dopotutto il borgo Lussari rappresenta una frazione del Tarvisiano che per cause di forza maggiore è stata privata dell’unica via d’accesso percorribile nella stagione invernale». Tra le varie proposte emerse, da segnalare quella di Mario Ulian, che ha auspicato una riduzione della tassazione per le imprese coinvolte nella crisi, che dovrebbero essere escluse dal contesto del piano di settore.
