TOLMEZZO- BIM, domani un convegno sul cinquantennale
Anche sugli elettrodotti va imposto un canone per risarcire le popolazioni danneggiate dall’attraversamento degli impianti. La richiesta arriva dal Consorzio dei Comuni del Bacino Imbrifero del Tagliamento (Bim), che da cinquant’anni ripartisce i sovracanoni versati dai gestori delle centrali idroelettriche e dalle industrie fra i 49 Comuni friulani e pordenonesi che patiscono un danno, più o meno grave, per la captazione delle acque fluviali. E lo stesso, secondo il presidente del Bim Tagliamento Domenico Romano, bisognerebbe farlo per gli elettrodotti che attraversano il territorio friulano e soprattutto per quelli che saranno realizzati in regione, tanto osteggiati dai sindaci e dai comitati spontanei di cittadini. Un tema di stringente attualità, che sarà affrontato anche assieme all’assessore regionale alle Risorse agricole, naturali, forestali e Montagna Enzo Marsilio durante l’incontro organizzato dal Bim Tagliamento in occasione del 50. anniversario dell’ente, sabato 28 gennaio nella sala della Comunità Montana a Tolmezzo a partire dalle 9.30. Al convegno interverranno, oltre allo stesso Domenico Romano, presidente del Bim Tagliamento, il prefetto Camillo Andreana, l’ex segretario regionale dei fiumi dell’Alto Adriatico Antonio Rusconi, il presidente della Federbim Edoardo Mensi, il presidente della Comunità montana della Carnia Lino Not e il sindaco di Tolmezzo Sergio Cuzzi. Saranno presenti tutti i sindaci del Consorzio e i referenti di altri Consorzi d’Italia.
Come spiega Romano, «a suo tempo la richiesta di istituire una “servitù” per gli elettrodotti era già stata avanzata al ministero delle Attività Produttive, ma la concertazione fra la Federbim (l’associazione che riunisce i 64 Bim italiani) e l’allora ministro Marzano non ebbe buon fine. Sarebbe giusto richiedere un sovracanone a chi utilizza gli elettrodotti, ma anche a chi utilizza il letto fluviale per la coltivazione di ghiaia e la raccolta di inerti, in modo da ripagare nel primo caso il danno da attraversamento provocato dall’infrastruttura e, nel secondo, il danno recato dal prelievo». Secondo il Bim Tagliamento anche questo sovracanone, come già avviene per quello imposto sulla captazione delle acque, dovrebbe essere versato al Consorzio, che poi lo ripartirebbe fra i Comuni danneggiati per fare quello che il Bim fa da cinquant’anni a questa parte, ovvero, contribuire alla costruzione di opere pubbliche, al sostegno di attività socio-sanitarie e didattico-formative. «Una proposta che, in occasione del cinquantenario del Bim Tagliamento, intendiamo rilanciare», dice Romano, presidente del Consorzio che, con l’istituzione della società pubblica Carniacque mira anche a gestire il ciclo idrico integrato delle acque nell’interesse dei comuni.
Ma al centro del convegno del 28 dicembre ci sarà anche un altro tema particolarmente dibattuto: il minimo deflusso vitale del Tagliamento. «Per ottenere l’applicazione delle leggi nazionali n. 183/89 e 36/94 e del decreto legislativo 15/99 sulla tutela delle risorse idriche, il Consorzio – ricorda Romano – si è più volte battuto affinché le aree montane non continuino ad essere depauperate, considerata la forte sensibilità ambientale delle popolazioni interessate alle derivazioni. Auspico quindi che l’utilizzo della risorsa idrica non continui a degenerare, ma, attraverso una saggia applicazione della regolamentazione presente, possa rappresentare il raggiungimento di un buon equilibrio ambientale e si possano restituire almeno una parte dei valori ambientali sottratti».
Sempre nell’ambito delle celebrazioni per il cinquantenario, venerdì 27 gennaio alle 17 nella sala del Cosint in via Battisti 5 a Tolmezzo il Consorzio Bim Tagliamento organizzerà una conferenza dedicata alle energie alternative, in cui si parlerà anche delle centrali a biomasse progettate in Carnia: relatori Raffaele Picci, del Bim Servizi Piave, il presidente del Consorzio Bim Piave Giovanni Piccoli ed Ernesto Brambilla, docente del Politecnico di Milano. Nel pomeriggio del 28 gennaio, poi, la cittadina friulana ospiterà l’assemblea nazionale della Federbim.
