CARNIA- Energia e acque, gestione autonoma dei Comuni
Gestire in maniera autonoma, sul territorio carnico, i servizi di produzione e distribuzione dell’energia e del ciclo integrato delle acque. E’ questa la volontà espressa dai Comuni del comprensorio nel corso della riunione del consiglio della Comunità montana della Carnia. L’assemblea ha infatti sostenuto, all’unanimità, il proseguimento sia dei lavori per la realizzazione della società energetica proposta dall’ente di Tolmezzo, sia dell’attività di Carniacque.
Via libera, dunque, alla costituzione, da parte della Comunità montana della Carnia, di una società energetica attiva nel campo della ricerca, produzione, approvvigionamento, trasporto, trasformazione, distribuzione e acquisto di energia, che sarà accompagnata da una Esco (Energie Service Company) il cui obiettivo sarà quello di promuovere il risparmio energetico e l’uso razionale dell’energia. La società aggregherà i soggetti pubblici e privati che operano sul territorio nel settore energetico mentre la Esco avrà come soci gli enti locali della Carnia. I soci privati, invece, verranno individuati tramite gara ad evidenza pubblica. “A beneficiare dell’attività delle due realtà – ha indicato il presidente dell’ente tolmezzino, Lino Not – sarà il territorio carnico, con conseguenti ricadute positive sull’area montana in termini di costo dell’energia”. La costituzione della società è prevista per aprile mentre la Esco dovrebbe essere attivata entro la prima metà di maggio. Sul fronte della gestione del ciclo integrato delle acque, invece, è intervenuto il presidente di Carniacque, Diego Carpenedo che, illustrando la situazione operativa della società, ha evidenziato come: “E’ fondamentale far capire alla popolazione, che spesso accoglie con diffidenza i cambiamenti, che Carniacque è una società creata e gestita dai Comuni, e non da grandi gestori esterni, per portare un servizio più omogeneo e qualificato al territorio e che nulla cambierà dal punto di vista delle tariffe”.
Al centro della riunione sono stati, inoltre, i primi risultati della concertazione per il Nuovo Progetto Montagna ed è stato distribuito, ai sindaci, un documento di resoconto con le prime indicazioni, relative al piano di sviluppo, che verrà presentato alla Regione. “Il Progetto montagna va avanti – ha chiarito Not – e lo dimostra questa bozza di documento che, una volta perfezionata, verrà inviata alla Regione. In seguito organizzeremo delle riunioni di vallata per elaborare, all’atto pratico, gli interventi da sviluppare sul territorio nei prossimi cinque anni”. La proposta prevede l’elaborazione di un piano di azione locale, su tempi medio-brevi, coerenti ad obiettivi di lungo termine, che operi su quattro settori strategici che andranno integrati fra loro, ovvero risorse ambientali ed energia, servizi di prossimità, filiere produttive e saperi e competenze.
Il consiglio ha inoltre approvato la nomina delle nove rappresentanti della Commissione per le pari opportunità della Carnia, mentre l’assessore della Comunità montana Andrea Plazzotta ha posto l’attenzione sulla questione legata al futuro del tribunale di Tolmezzo, messo in discussione dalla pubblicazione del libro bianco dell’Associazione nazionale magistrati, che ha visto l’assemblea sostenere il mantenimento della sede nel capoluogo carnico e, a tal proposito, è stato votato all’unanimità un ordine del giorno.
E’ stata inoltre ribadita la volontà di dare avvio ad incontri di vallata per la realizzazione di servizi associati fra i diversi Comuni.
