ARTEGNA- Stasera a teatro c’è Maddalena Crippa
Maddalena Crippa da “Sboom” a “Sud”. Dallo spettacolo che le ha permesso di vincere il Premio Duse per la migliore interpretazione femminile del 2004 ad un nuovo viaggio, questa volta alla scoperta dei valori e delle passioni di una terra. “Sud, a sud dell’alma” arriva domenica 19 marzo, alle 20.45, al Nuovo Teatro “Mons. Lavaroni” di Artegna, ospite della stagione di prosa firmata da ERT, Comune e Associazione Amici del Teatro. Come accadeva in “Sboom”, Maddalena Crippa è accompagnata da quattro musicisti di valore come Giuliano Nidi (contrabbasso e percussioni), Sam Marlieri (clarinetto, sax soprano e percussioni), Paolo Schianchi (chitarra e bandoneòn) e Alessandro Nidi (pianoforte e voce), quest’ultimo anche direttore musicale dello spettacolo. La produzione Teatro I Filodrammatici affida la regia a Letizia Quintavalla.
Maddalena Crippa torna dunque a calcare le scene, interpretando uno spettacolo inedito, concepito – da Letizia Quintavalla, Alessandro Nidi e dalla Crippa stessa – su misura per il suo eccezionale talento. Come detto, si tratta di un viaggio verso il Sud. “Alla scoperta dei valori e delle passioni di questa terra – spiega la regista – ma sopratutto del Sud inteso come ideale confine dai contorni forti e dai teneri indugi, dalla generosa umanità, che si vuole conservare immaginandola aperta a tutte le culture del mondo. Un luogo dell’anima, quel mare umano di bellezza e giustizia che ogni uomo cerca da sempre. Un vortice di emozioni, di idee appassionate e di lotta: perchè i Sud sono pieni di problemi, ma i problemi non si risolvono, si vivono”.
L’attrice brianzola racconta attraverso la forza disperata e solare delle parole e delle musiche dei più grandi autori del nostro tempo i miti e i sogni irrinunciabili di tutti. “A Sud dell’alma” non è “una storia”, con una sua trama ben definita; piuttosto ne racchiude infinite: storie di uomini, delle loro passioni e dei loro affetti, storie di amicizia, di speranza e di dolore, di amore e di giustizia, storie del nostro tempo. Frammenti di immagini e pensieri emergono dalle pagine di Eduardo Galeano, Pablo Neruda, Silvio Rodriguez, Mario Benedetti, Xavier Mantsalvatge, Eladia Blasquez, Ariel Ramirez, Feliz Luna, Daniel Viglietti, Violeta Parra e Mariangela Gualtieri.
Maddalena Crippa è protagonista dalla fine degli anni Settanta della scena internazionale, interpretando con originalità e rigore stilistico personaggi-chiave, nel corso di una carriera condotta al fianco di importanti registi. Inizia a diciotto anni al Piccolo Teatro ne “Il campiello” di Goldoni (1975), diretta da Strehler nel ruolo di Lucietta. Un altro passaggio fondamentale è “Lady Macbeth”, con la regia di Marcucci del 1980; ancora un grande regista, Ronconi, la dirige in “La commedia della seduzione” Schnitzler. Seguono poi altre interpretazioni di personaggi a tuttotondo come quello della protagonista in “Fedra” di D’Annunzio, “Tamora” nel “Tito Andronico” di Shakespeare, Nora in “Casa di bambola” di Ibsen. La sua carriera si svolge anche al di fuori dei confini nazionali, come nella messinscena dello “Jedermann” di Hugo von Hofmannsthal a Salisburgo (dal 1994 al 1997) o l’interpretazione di Elena in “Zio Vanja” di Cechov, che debutta a Mosca (1996) e vince il premio come miglior spettacolo al festival di Edimburgo. A fine anni Novanta è la protagonista del “Pierrot lunaire” di Schönberg con la regia di Le Moli e di due recital, “Canzoni italiane del 1919-39” e “Canzonette vagabonde degli anni ’20-40”, in cui canta brani italiani e tedeschi. Vince il premio Maschera d’argento come miglior attrice nel 1994 e, come detto, il Premio Duse nel 2004 per “Sboom”.
