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]]>Risulta di nuovo congestionata (ore 17,00) la viabilità in alcuni punti della rete autostradale a causa di un secondo incidente, questa volta più lieve, accaduto verso le 16,30 fra il bivio A4/A23 (nodo di Palmanova) e San Giorgio di Nogaro, in direzione Venezia: un’autovettura e un autoarticolato si sono urtati. Lungo la A23 si registrano code di tre chilometri fra Udine Sud e il bivio A4/A23 in direzione bivio A4, in A4 sono sei i chilometri di coda fra Villesse e San Giorgio di Nogaro in direzione Venezia. Infine, in entrata alla barriera di Trieste Lisert si registrano tre chilometri di coda.
Riaperto dopo due ore il tratto di A4 fra Villesse e Palmanova, in direzione Venezia, così come lo svincolo in entrata a Villesse sempre in direzione Venezia. Entrambi erano stati chiusi verso le 14,00 a causa di un grave sinistro, per consentire ai soccorsi di liberare il ferito incastrato fra le lamiere e di effettuare tutti gli interventi in sicurezza. Il ferito è stato trasportato in ospedale e i carroattrezzi hanno liberato l’autostrada dai mezzi coinvolti nell’incidente. La circolazione si va lentamente regolarizzando; attualmente (ore 16,30) ci sono 3 chilometri di coda fra San Giorgio di Nogaro e Latisana in direzione Venezia in fase di smaltimento.
L’INCIDENTE
Dinamica ancora non chiara ma risultato, purtroppo, drammatico: un’autovettura in transito sulla A4, in direzione Venezia, nel tratto fra Villesse e Palmanova è finita sotto un mezzo pesante e l’autista della vettura è incastrato fra le lamiere. Il grave incidente, accaduto oggi, martedì 26 giugno verso l’una e mezza del pomeriggio in A4, ha richiesto la chiusura del tratto interessato e dell’entrata di Villesse in direzione Venezia.
E’ stata istituita l’uscita obbligatoria a Villesse per chi è diretto verso Venezia. Sul posto sono intervenuti il personale di Autovie, la Polizia Stradale, i Vigili del Fuoco e i soccorsi meccanici per le operazioni di rimozione dei mezzi. La viabilità, già sotto pressione fin dalle prime ore del mattino in diversi punti della rete autostradale, risulta attualmente congestionata all’interno del tratto interessato dal sinistro (due i chilometri di coda), mentre code, ma solo di mezzi pesanti si registrano anche fra il bivio A4/A23 (nodo di Palmanova) e Portogruaro in direzione Venezia.
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]]>L'articolo Traffico intenso in Autostrada A4, situazione critica sulla Villesse-Gorizia sembra essere il primo su Studio Nord News.
]]>La situazione più critica è in A34 (Villesse – Gorizia) dove si sono formate lunghe code in barriera di Villesse, direzione Bivio A4. Per ridurre la pressione sulla A4, alle 15 e 30 è stato chiuso lo svincolo in entrata a Villesse, in direzione bivio A4. Chi proviene da Gorizia ed è diretto a Udine deve quindi uscire a Gradisca e poi rientrare in autostrada al casello di Palmanova. Chi è diretto verso Venezia possono rientrare a San Giorgio o a Palmanova. Attualmente (ore 16,30) si registrano code anche in A4, fra Redipuglia e San Giorgio di Nogaro
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]]>L'articolo Dopo Gemona, nuovo record per il Tiramisù. A Villesse il più lungo del mondo sembra essere il primo su Studio Nord News.
]]>Per realizzare il dolce – ha spiegato Mirko Ricci, organizzatore di record e promotore dell’iniziativa – “sono stati utilizzati 400 chili di mascarpone, 400 chili panna, 48 mila savoiardi, 420 litri di caffè, 200 chili di zucchero, 3 mila uova, 47 litri di marsala”. Il dolce è composto da “4 strati perché il regolamento impone che l’altezza minima sia di 8 cm e la larghezza di 15. Per perfezionare le misure i pasticcieri hanno tagliato a mano 10.100 savoiardi”. E dopo la classica spolverata di cacao, metro alla mano, il giudice del Guinness World Record di Londra, Stefano Veltri, ha portato Villesse nell’Olimpo dei record.
Un record che arriva a tre anni di distanza da quello messo a segno a Gemona del Friuli, nell’aprile 2015, con il Tiramisù più grande del mondo, ben 3.015 chilogrammi di bontà preparati sul maxi-pianale lungo 30 metri e largo 2 in piazza del Ferro.
“Vittoria in casa” dunque per il tiramisù, che la scorsa estate era entrato a far parte della lista dei Prodotti agroalimentari tradizionali del Fvg, “bruciando” di fatto il Veneto, che ne rivendicava la paternità. Due le versioni inserite tra i Pat: quella “carnica”, conosciuta come “Tiramisù” o “Tirimi su”, un trancio al mascarpone che sarebbe stato inventato negli anni ’50 all’albergo ristorante “Roma” di Tolmezzo e quella “bisiaca” (area del monfalconese, Gorizia), un semifreddo in coppa noto come “Coppa Vetturino Tirime Su”, servita sempre negli anni ’50 alla trattoria Vetturino di Pieris (Gorizia).
“Di entrambe le versioni – ha precisato il foodwriter Gigi Padovani, autore con la moglie Clara, del libro ‘Tiramisù – storia, curiosità, interpretazioni del dolce italiano più amato’- ci è rimasta una documentazione: una foto del 1950 con il Tirime Su, un conto del 1959 che segna a un cliente due porzioni di Tiramisù. A Treviso il Tiramisù è arrivato solo nel 1981: si potrebbe dire che la città veneta ha dato lo ‘ius soli’ al tiramisù friulano”.
“Con questa prova – ha osservato l’assessore alle Politiche agricole e forestali della Regione Fvg, Cristiano Shaurli – il tiramisù si conferma un dolce che rappresenta l’essenza dell’Italia tutta, le cui radici si confermano in Fvg. C’è l’orgoglio di rivendicare il saper fare della nostra regione e la qualità dei nostri ingredienti, un’opportunità per il settore agroalimentare”. Chiunque l’abbia inventato, ha concluso Padovani, il tiramisù, “nato nel 900, è una parola presente in 23 lingue ed è il dolce italiano più conosciuto al mondo”.
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]]>L'articolo Pellet made in Italy? No, arrivava dalla Polonia. Maxi sequestro Gdf a Villesse sembra essere il primo su Studio Nord News.
]]>I finanzieri della Compagnia di Gorizia hanno fermato un autoarticolato con a bordo 24.150 kg di pellet, suddiviso in 23 bancali e 1.650 confezioni, tutto prodotto e imballato in Polonia, ma che riportava una falsa attestazione di origine italiana. Sulle confezioni di pellet, infatti, era stampata in modo evidente, su uno sfondo che richiamava le tinte del tricolore italiano, la scritta: “Pellet italiano al 100% prodotto da legname proveniente dai boschi alpini del Basso Piemonte”.
La merce, prodotta da un’azienda con sede in una città che sorge a 100 km a sud di Varsavia, veniva importata da una società di Torino e da questa, a sua volta, venduta a una impresa della provincia di Cuneo; è stata tutta sequestrata e anche l’autoarticolato che la trasportava. Il legale rappresentante della società torinese è stato denunciato per falsa indicazione di origine: rischia la reclusione fino a 2 anni e una multa fino a 20.000 euro. Il sequestro probatorio è stato convalidato dal sostituto procuratore della Repubblica di Gorizia, Andrea Maltomini, cui l’imprenditore piemontese ha formulato istanza di patteggiamento.
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]]>Sul posto è intervenuta una pattuglia della polizia stradale di Palmanova e l’ambulanza che ha soccorso i feriti, che non sarebbero in pericolo di vita. A seguito del tamponamento, accaduto intorno alle 12 di oggi, mercoledì 19 luglio, si è formata una coda di 4 chilometri. I mezzi incidentati sono stati rimossi e adesso il traffico tra cominciando a defluire.
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