L'articolo Oggi a “Tolmezzo Vie dei Libri” una giornata densissima chiusa dai Tazenda sembra essere il primo su Studio Nord News.
]]>La giornata di sabato 14 giugno sarà motore di storie, racconti ed esperienze legati al territorio. A partire da due firme importanti della scena letteraria slovena, Goran Vojnovič e Sebastjan Pregelj. Il primo aprirà il cartellone degli incontri alle 11, nella Sala Centro Servizi Museali: esploso sulla scena letteraria nel 2008 con il romanzo d’esordio “Cefurji Raus!” grazie al quale ha vinto il premio Kresnik, Vojnovič presenta il suo ultimo lavoro, “All’ombra del fico” (Keller ed.) anche questo vincitore del Kresnik, in dialogo con la studiosa Margherita Coccolo. Un romanzo che rimarca il talento narrativo e la profondità di scrittura dell’autore: una saga familiare che si estende per tre generazioni, dal secondo dopoguerra ai primi decenni del Duemila, dopo la fine delle guerre jugoslave. Anche Sebastjan Pregelj si misura con la difficile storia della sua terra in “Il giorno in cui finì l’estate” (Bottega Errante) presentato dal poeta Michele Obit alle 15.30 nella sala Centro Servizi Museali. Un romanzo che racconta la fine di un’era: l’idea della Jugoslavia unita, una nazione multiculturale formata da popoli differenti e con tradizioni diverse. Allo stesso tempo, il disfacimento della Jugoslavia coincide con la fine della giovinezza di Jan, il protagonista del libro.
Fra gli eventi di spicco: alle 17, al Salone dell’ Albergo Roma, il Premio Calvino Beatrice Salvioni trasporterà il lettore nell’Italia fascista con “La Malacarne” (Einaudi), proseguendo così la storia de “La Malnata” (Einaudi, 2023), Salvioni racconta una storia di guerra, di amicizia profonda e di crescita di due donne che chiedono riscatto da quello che la società esige e soprattutto dal peso delle parole. Alle 18.30, al Cinema David, spazio al più famoso graphic designer d’Italia, Riccardo Falcinelli che, interrogato dallo scrittore e curatore di Pordenonelegge Alberto Garlini, presenta la nuova opera-mondo, “Visus. Storie del volto dall’antichità ai selfie” (Einaudi). L’incontro è un evento collaterale della mostra di tanti volti, curata da Giovanna Durì e promossa dal Comune di Tolmezzo, visitabile fino al 26 ottobre: il pubblico avrà la possibilità di visitarla, proprio nei giorni del festival. La cifra di Falcinelli è la sua capacità di ricomporre mondi dotandoli di senso, di leggere il presente partendo dal passato e viceversa: così ci guida fra dipinti rinascimentali, e barocchi, fototessere, schemi, fumetti, pubblicità, fermoimmagini di film, vasi, riviste, teste di cera, cartoni animati, produzioni dell’AI, caricature, copertine di libri.
Dopo oltre vent’anni di impegno sul fronte delle tossicodipendenze, il musicista-educatore Marco Anzovino, chitarrista e percussionista nella band del fratello Remo, racconterà (ore 20.30 Salone Alberto Roma), in dialogo con la studiosa Martina Spollero, la sua esperienza di lavoro nella comunità terapeutica Villa Renata al Lido di Venezia: nel suo nuovissimo lavoro appena pubblicato da Bottega dell’Immagine, “I ragazzi della strada accanto”, Anzovino aiuta a riflettere sui comportamenti a rischio messi in atto da tanti adolescenti e spiega come oggi sia cambiata la tossicodipendenza. “Ho vissuto emozioni così potenti da destabilizzarmi – spiega l’autore – mi sono calato nella complessità dell’esistenza così profondamente da non sentirmi migliore di nessuno”.
La seconda giornata di Tolmezzo Vie del Libri si chiude sempre in musica, in piazza XX Settembre: alle 22 di scena saranno i Tazenda, protagonisti di un concerto acustico, “A piedi nudi”. Sul palco gli storici fondatori del gruppo Gigi Camedda e Gino Marielli, affiancati dalla nuova cantante Serena Carta Mantilla. In versione unplugged sfileranno i brani storici che hanno fatto apprezzare la band sin dal 1990. L’evento è parte degli appuntamenti di Folkest 2025 ed è stato realizzato in collaborazione con il Circolo dei Sardi Alto Friuli Tolmezzo. Li precederà, alle 21.45, “Biancoscuro live”, prima collaborazione tra il rapper e cantautore friulano Doro Gjat e il dj triestino Dee Jay Park, un nuovissimo progetto che rende omaggio alle sonorità West Coast anni ’90 e Duemila.
Sempre sabato: il coraggio silenzioso delle donne friulane nella Seconda Guerra mondiale è al centro del romanzo, fresco di stampa con presentazione al Salone del Libro di Torino, della narratrice e critica dell’arte Raffaella Cargnelutti, attesa alle 11.30, nel Salone Albergo Roma: in dialogo con Gian Mario Villalta, Cargnelutti racconterà “L’altra guerra” (Mursia), un libro tratto da una storia vera che dà voce a un coro di voci femminili messe a tacere ma che oggi finalmente possono parlare. Dora, Rita, Miriam e Margherita pregano in silenzio, cercano cibo nei paesi vicini, si prendono cura degli altri anche quando hanno perso tutto. Da non perdere, alle 14, la visita guidata del centro storico in collaborazione con l’associazione della Carnia Amici del Musei e dell’arte: seguendo il corso della roggia, dimore, chiese, epigrafi e toponimi narrano la città nel suo sviluppo dal Medioevo alla contemporaneità (partenza dal Sottoportico del Museo Carnico).
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]]>L'articolo Il trio Letizia Felluga Exù inaugura “Eco&Notes” al Lago dei 3 Comuni sembra essere il primo su Studio Nord News.
]]>Il trio Exù, nato da un’idea di Letizia Felluga e attivo dal 2022, esplora le sonorità della musica brasiliana, dai grandi classici a brani meno noti di Antonio Carlos Jobim, Guinga, Milton Nascimento, Djavan ai ritmi del choro, baião, maracatù e samba, con un repertorio che guida il pubblico in un vero e proprio viaggio musicale nel cuore del Brasile. Sul palco: Letizia Felluga (voce), Alessandro Scolz (tastiera) e Jacopo Zanette (batteria).
I concerti al Centro Visite proseguiranno per tutta l’estate, tutte le domeniche mattina fino a settembre con il seguente calendario: il 13 Luglio La Peka, un viaggio musicale che dall’Africa Occidentale all’America del Sud al Centro America, ispirandosi alla musica tradizionale colombiana del caribe, alla musica giamaicana e cubana, con contaminazioni e influenze del jazz nordamericano, del funk e della salsa newyorkese (i componenti del gruppo si alternano nel ruolo di compositori e arrangiatori dei brani); il 3 agosto Satoyama (recupero del concerto saltato lo scorso anno per maltempo), un viaggio musicale tra jazz, contemporanea, classica, ambient, soundtrack, rock ed elettronica con l’obiettivo di creare una musica di confine, ricca di svariate influenze e suggestioni, rendendo difficile l’etichetta di genere; il 17 agosto, Anemoi, che è il nome dei tre venti mitologici che soffiavano sul Mar Mediterraneo: Borea, il vento del nord, Zefiro, il vento dell’ovest, e Noto, il vento del sud. Un progetto nato dall’unione di Alessandro Cherici, Vincenzo Di Francesco e Matteo Pinna. Il 31 agosto, Dalai Trio, progetto formato da musicisti della nuova generazione del jazz italiano che nel corso degli anni si sono costruiti una solida reputazione: Mirko Cisilino, alla tromba, Marzio Tomada al contrabbasso, Emanuel Donadelli alla batteria, ospite speciale Flavio Zanuttini anche lui musicista di spicco della nuova scena jazz). La rassegna si conclude il 14 settembre con Rossana De Pace, cantautrice pugliese dalla voce mediterranea e pluripremiata dalla critica.
Informazioni pratiche: il Centro Visite si raggiunge a piedi con un breve sentiero (circa 10 minuti dall’incrocio SR 512 – Interneppo). Si consigliano scarpe comode. In caso di maltempo, i concerti si terranno negli spazi interni del Centro Visite. Durante gli eventi sarà attivo un punto ristoro con birre, bibite e toast.
(nella foto Letizia Felluga)
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]]>L'articolo A Forni di Sopra in scena David Larible con “Il Clown dei Clown” sembra essere il primo su Studio Nord News.
]]>Forte di uno stile inconfondibile, che attinge alla tradizione circense, alla poetica felliniana e alla Commedia dell’Arte, David Larible porta in scena uno spettacolo che gioca con i grandi miti dell’italianità: la prima ballerina, l’opera lirica, la musica classica. Propone uno stile di clownerie unico al mondo, che concilia la comicità poetica della visual comedy contemporanea e l’irresistibile veracità dello spettacolo popolare. Sul palco, al fianco di Larible, ci saranno anche il comico Andrea Ginestra e il Maestro Mattia Gregorio al pianoforte: insieme danno vita a uno spettacolo che è, a tutti gli effetti, un racconto, una confessione artistica, un ritratto sincero, un piccolo, grande manuale di riso e poesia.
Artista poliedrico, David Larible si avvicina fin da giovane a diverse discipline circensi, ma ben presto capisce che la sua vera vocazione è la comicità. Chiamato all’ultimo momento per sostituire un artista al Festival Internazionale del Circo di Monte Carlo – la più importante rassegna del settore – conquista da outsider il prestigioso Clown d’Argento.
Kenneth Feld, direttore della più grande compagnia di spettacoli dal vivo per famiglie negli Stati Uniti, lo nota e lo ingaggia come star della pista centrale del celeberrimo circo Barnum, il più importante d’America: è il primo clown europeo a ricoprire questo ruolo. David diventa così una stella dello spettacolo dal vivo statunitense. Tornato al Festival di Monte Carlo, si aggiudica il Clown d’Oro. Seguono numerosi altri premi e riconoscimenti internazionali, tra cui il Pierrot d’Oro di Budapest. Negli anni, il suo successo si è consolidato, trasformando Larible nell’emblema stesso del clown contemporaneo, applaudito nei circhi di tutto il mondo e nei più prestigiosi teatri.
La stagione di Forni di Sopra si concluderà sabato 28 giugno con il monologo comico di Leonardo Manera, Homo Modernus. Informazioni e prevendite al sito ertfvg.it. Biglietti in vendita anche in Comune a Forni di Sopra nelle giornate di martedì, giovedì e venerdì dalle 11 alle 13.
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]]>L'articolo La Fondazione Scriptorium Foroiuliense presenta il MS 198 “Libro d’Ore” sembra essere il primo su Studio Nord News.
]]>Questo anno l’intento era quello di stupire realizzando uno dei codici più preziosi della Biblioteca Guarneriana, si tratta di un meraviglioso Libro d’Ore, di piccole dimensioni e finemente miniato. In concomitanza della realizzazione fac-similare la FSF ha affidato alla professoressa Carla Rossi (direttrice dell’ISFIDA di Barcellona e dell’OPROM di Parigi) la realizzazione del commentario con relativo studio del MS 198 e dal risultato di tale studio è stato possibile attribuire sia la paternità scriptoria e miniatoria del volumetto, che l’origine.
Durante la serata, durante il collegamento da remoto con Rossi, è stato svelato che originariamente il volumetto è stato realizzato a Firenze nella Bottega di Boccardino il Vecchio e la presenza di uno stemma nobiliare inquartato con le armi della famiglia fiorentina degli Adriani e, più rovinate e oggi appena visibili, quelle della famiglia Casavecchia, al fol. 14r del Ms.198, ha permesso di ipotizzare che originariamente il codice fosse stato esemplato per nozze, nei primissimi anni del Cinquecento.
Ad aprire la serata è stato il sindaco Pietro Valent, che ha sottolineato l’impegno svolto dalla Fondazione Scriptorium Foroiuliense che ha ringraziato per la costanza e l’importanza dei progetti realizzati che in tal modo contribuiscono a far conoscere il Patrimonio della Biblioteca Guarneriana e di tutto il Sistema San Daniele in diverse parti del mondo.
Durante l’evento è intervenuto Josè Federico Samudio Falcòn (Direttore Generale della Biblioteca del Congresso del Paraguay), che ha ringraziato il presidente della Fondazione Roberto Giurano per la collaborazione che ormai da anni lega il sodalizio sandanielese con la Repubblica del Paraguay e durante il suo intervento ha dato ufficialmente notizia che l’Ateneo De Lingua y Cultura Guarani ha concesso a Giurano la Laurea Honoris Causa in Storia.
Durante il suo intervento lo stesso Giurano ha illustrato tutte le fasi di realizzazione del fac-similare ed ha reso note alcune delle collocazioni di alcune delle dieci copie realizzate. Una copia sarà collocata presso la Biblioteca Nazionale del Giappone a Tokio, uno presso la Biblioteca del Congresso della Repubblica del Paraguay, una rimarrà a San Daniele, mentre per le rimanenti si stanno vagliando diverse collocazioni.
A chiudere serata è stato il vicepresidente della Regione Mario Anzil, che ha sottolineato l’importanza del ruolo svolto dalla Fondazione Scriptorium Foroiuliense nella divulgazione ad altissimi livelli del patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia, rimarcando la vicinanza dell’amministrazione regionale. Anzil ha infine ringraziato tutti i componenti della FSF per l’impegno sociale e di integrazione svantaggiate nel mondo lavorativo.
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]]>L'articolo Perché il friulano è una lingua? A Tolmezzo, un affascinante viaggio nella “marilenghe” sembra essere il primo su Studio Nord News.
]]>Santi e Cisilino accompagneranno il pubblico in un percorso narrativo appassionante che, partendo dalla lingua friulana parlata oggi, con i suoi modi di dire e le sue parole quotidiane, porterà i presenti fino alle sue origini. Attraverso esempi, aneddoti e riflessioni, ricostruiranno come le diverse popolazioni passate in Friuli nei secoli abbiano lasciato tracce linguistiche ancora vive, rivelando l’evoluzione e la ricchezza del friulano. Non una lezione di linguistica, ma un vero e proprio spettacolo culturale coinvolgente e divertente, alla portata di tutti. L’incontro offrirà chiavi di lettura anche sul futuro del friulano e su come, più in generale, si sviluppano le lingue nel tempo.
A ispirare la riflessione è stato (e sarà domenica) addirittura Dante Alighieri. Proprio lui, nel suo De vulgari eloquentia, rievoca la leggenda medievale della pantera, creatura mitica capace di incantare con il profumo che emana dalla bocca. Il Sommo Poeta ne farà una potente allegoria del volgare illustre: una lingua “che fa sentire il suo profumo in ogni città, ma non ha la sua dimora in alcuna”. Dunque, ogni lingua ha il profumo della poesia, ma come essere certi che diventi opera d’arte e di civiltà? Il friulano offre una risposta concreta. Forte di una lunga storia, di una produzione letteraria tra le più originali del panorama europeo e di una vitalità ancora intatta, questa lingua dimostra come le radici possano dare vita a una cultura fortemente identitaria.
(nella foto Santi e Cisilino)
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]]>L'articolo Severgnini, Veltroni e Johnson Righeira aprono “Tolmezzo Vie dei Libri” sembra essere il primo su Studio Nord News.
]]>TAPPA IN SLOVENIA
Sempre venerdì 13 il Festival farà tappa in Slovenia con le storie “di frontiera”, a Tolmino al Museo di Elminto-Valle dell’Isonzo Slovenia, alle 19: un incontro che esplora le buone pratiche per un turismo letterario sostenibile e transfrontaliero, interverranno la studiosa Luisa Battistig, il direttore del Museo Tomin Tadej Koren, la funzionaria del Comune di Tolmezzo Giulia Coradazzi, la politologa Mara Černic, lo storico Aleksej Kalc, Branjko Medves proprietario di un agriturismo al confine e il filosofo Aljaž Škrlep, moderati dallo storico Marko Klavora.
GLI ALTRI INCONTRI
La giornata inaugurale si apre alle 10 nella Casa di Riposo della Carnia, con gli alunni della scuola Gianfrancesco da Tolmezzo, che incontreranno gli ospiti della residenza per leggere poesie, fiabe e racconti. Il Festival vuole infatti diventare una grande festa della cittadinanza attiva: molti appuntamenti nascono con la collaborazione delle scuole, delle associazioni e realtà sociali e culturali del territorio. Si prosegue alle 14 con la visita guidata al Museo Carnico delle Arti Popolari “Michele Gortani”, “Cose parlanti per il racconto di una comunità di montagna: la Carnia”: un viaggio alla scoperta di un territorio e delle sue peculiarità in collaborazione con l’Associazione della Carnia Amici del Musei e dell’Arte (partenza dal Sottoportico del Museo Carnico). Alle 15.45, sempre al Museo Carnico, ecco “La musica del quotidiano”: 15 minuti con l’Associazione Musicale della Carnia. Il festival propone poi le mostre che animeranno la città durante la rassegna: alle 16, sempre al Museo Carnico, si inaugura “Terre e fili per realizzare trame d’arte”, omaggio all’arte del merletto con Amabile Dassi, Rosanna Squecco e Anna Maria Turchetti: un viaggio nelle trasparenze e nelle texture moderne ispirate alle ceramiche Dassi, in un progetto che verrà poi illustrato dalla corsista Rosanna Squecco e dalle docenti Anna Maria Turchetti e Amabile Dassi. Alle 16.30. a Palazzo Frisacco (sala Cussigh), gli scatti degli studenti dedicati alla montagna nati per il concorso di fotoreportage promosso dal Circolo Fotografico Carnico e dall’Istituto Fermo Solari.
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]]>L'articolo I Kings of Convenience in concerto sull’Altopiano del Montasio sembra essere il primo su Studio Nord News.
]]>I Kings of Convenience sono un duo indie pop formatosi a Bergen, in Norvegia, quando Erlend Øye e Eirik Glambek Bøe, entrambi classe 1975, si incontrano durante le scuole superiori. Iniziano la scalata al successo nel 1999 esibendosi a vari festival europei estivi. Nel 1999 firmano un contratto con l’etichetta americana Kinderscore con cui pubblicano l’album di debutto, ‘Kings of Convenience’ (1999), che però viene rilasciato solo negli Stati Uniti. Il loro debutto mondiale avviene nel 2001 con ‘Quiet is the New Loud’. Il disco riprende molte delle tracce già presenti nella release precedente ma con l’aggiunta di alcuni inediti. Questo nuovo lavoro si rivela un grande successo, tanto da dare vita ad una nuova scena musicale underground, la new acoustic movement, caratterizzata da atmosfere ipnotiche e leggere. L’album successivo, l’eccezionale ‘Riot on an Empty Street’, arriverà solo tre anni dopo, nel 2004.
Dopo una breve pausa dalle scene, i due amici di vecchia data tornano con una serie di concerti tra il 2007 e il 2008; per poi dar forma nel 2009 a un nuovo progetto, ‘Declaration of Dependence’, che conferma la band come unica nel suo genere. Nel 2015, a quasi quindici anni dal loro debutto, si imbarcano in un tour internazionale per celebrare ‘Quiet is the New Loud’, durante il quale la band ripropone tutte le canzoni del loro album d’esordio. La tournee li porta in Italia nell’estate del 2016 per quattro date al Sexto Unplugged, a Gardone Riviera, a Rimini e a Cosenza.
Oggi, pur non vivendo più nello stesso paese (Erlend Øye si è trasferito in pianta stabile in Sicilia), i due rimangono in piena attività incontrandosi di volta in volta per esibirsi davanti ai loro fan in giro per il mondo.
Sul sito ufficiale del festival www.nobordersmusicfestival.com sono inoltre consultabili tutte le informazioni sui pacchetti speciali che includono, oltre al biglietto per il concerto, il noleggio delle escursioni con le guide naturalistiche e il pernottamento in albergo.
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]]>L'articolo In mostra a Tolmezzo le opere del concorso fotografico riservato agli studenti sembra essere il primo su Studio Nord News.
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]]>L'articolo A Malborghetto la mostra “Situazione immobiliare” di Eugenio Azzola sembra essere il primo su Studio Nord News.
]]>Nato nel 1971 a Udine, Azzola non ha seguito un percorso di studi tradizionale nel campo delle arti, ma questa scelta gli ha permesso di alimentare una curiosità infinita e di conoscere da vicino molte discipline. La sua pittura, rimasta in incubazione per oltre vent’anni, si è sviluppata attraverso un’attenta osservazione e una selezione rigorosa di temi e tecniche, con influenze riconducibili anche ai maestri più recenti come Raffaella Busdon e Giuseppe V. Zoppi.
La mostra rappresenta un vero e proprio viaggio nell’universo di Azzola, che ha saputo far dialogare tra loro le sue diverse passioni: la musica, la scrittura e la fotografia. Diplomato al Conservatorio e insegnante di chitarra dal 1995, Eugenio ha dedicato gran parte della sua vita alle corde, portando avanti un percorso musicale che si intreccia con le altre arti in modo naturale e profondo.
Oltre alla musica, Azzola ha pubblicato nel 2009 il libro “La quinta felicità”, testimonianza della sua vena letteraria e del suo sguardo attento sull’esistenza. La sua esperienza nel mondo editoriale, in particolare il rapporto con Claudio Nerenzi, esperto conoscitore d’arte, ha ulteriormente arricchito il suo percorso creativo.
Anche la fotografia occupa un ruolo fondamentale nel suo universo artistico. Dopo aver frequentato corsi di ripresa e camera oscura, ha conseguito la qualifica di Fotografo Industriale e si dedica soprattutto al fotomontaggio, tecnica che gli permette di comporre immagini surreali e suggestive, in cui si fondono realtà e finzione in un equilibrio delicato e affascinante.
Il finissage, previsto per il 10 luglio alle ore 19, sarà impreziosito da un concerto dell’artista, che offrirà ai visitatori un’esperienza capace di sottolineare la ricchezza e la complessità del suo percorso artistico.
La mostra sarà visitabile, fino al 13 luglio, dal martedì alla domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00. L’ingresso è gratuito.
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]]>L'articolo Il governatore del Veneto Luca Zaia a Tolmezzo per parlare di autonomia sembra essere il primo su Studio Nord News.
]]>Ad anticipare Tolmezzo Vie dei libri saranno i due eventi della giornata odierna, “Aspettando il festival”, giovedì 12 giugno: in serata riflettori sull’appuntamento al Cinema David, ore 20, protagonista il governatore del Veneto, Luca Zaia, per un dialogo ispirato dal suo recentissimo saggio “Autonomia. La rivoluzione necessaria” (Marsilio). Con l’autore converserà il vicedirettore del Messaggero Veneto Paolo Mosanghini: nel corso dell’intervista si parlerà di quella che Luca Zaia da sempre definisce «la madre di tutte le riforme», l’autonomia e i principi che l’hanno ispirata, come potrà cambiare in meglio la vita dei cittadini. Zaia riporta la discussione sul piano pragmatico, racconta i cittadini che vivono e lavorano sul territorio, spiega perché la svolta andrà a beneficio di tutte le regioni. E risponde alle obiezioni di quanti additano l’autonomia come una minaccia all’unità del paese.
Novità dell’edizione 2025 di Tolmezzo Vie dei Libri è l’impronta transfrontaliera: il festival sarà infatti tappa del “Progetto Dante Interreg” e il nome del Sommo Poeta si salderà a un percorso portante, ispirando una serie di eventi nati per promuovere l’uso della lingua slovena e italiana attraverso l’interconnessione di percorsi culturali capaci di generare un’innovativa proposta di turismo letterario. Grazie al progetto DANTE, co-finanziato dall’Unione europea nell’ambito del Programma Interreg VI-A Italia-Slovenia 2021 – 2027, il festival si arricchisce di un messaggio che ispira il dialogo tra culture, promuovendo la conoscenza reciproca e la comunicazione, nella salvaguardia delle tradizioni nazionali, Giovedì 12 giugno alle 17 nella sala consiliare del Municipio di Tolmezzo il primo evento di anteprima del festival si inserisce proprio in questo progetto: “Nel segno di Dante: tra il Friuli Venezia Giulia e la valle dell’Alto Isonzo” vedrà protagonista Oldino Cernoia, rettore-dirigente scolastico in Italia e all’estero e amministratore di enti pubblici, per un viaggio emozionante attraverso la lingua, alla riscoperta della Divina Commedia trascritta nel 1466 da Nicolò Claricini, custodita dalla Fondazione de Claricini Dornpacher di Bottenicco di Moimacco. Nota come “codex Claricinensis”, è questa l’unica trascrizione sicuramente realizzata in Friuli e uno dei più antichi codici danteschi. Il progetto Dante vedrà poi approdare a Tolmezzo gli autori sloveni Goran Vojnovič , Sebastjan Pregelj e Aleš Šteger con i loro nuovi romanzi, accoglierà le riflessioni dello scrittore Gian Mario Villalta e del docente di filologia e linguistica romanza Gabriele Zanello intorno alla poesia del secondo Novecento in Friuli, sulle tracce “della pantera di Dante” nel De Vulgari Eloquentia, e ospiterà la performance a due voci di Flavio Santi e William Cisilino intitolata “Dante ce fastu? Non lo sai che… le buone ragioni per amare la lingua friulana”, dovepantera dantesca diventa metafora della forza di una lingua millenaria come il friulano.
Tolmezzo Vie dei libri 2025 sarà l’occasione per approfondire il rapporto con la montagna, le Terre Alte e i suoi confini: ecco allora le storie “di frontiera” nella valle dell’Isonzo in programma nel Museo di Tolmino (venerdì 13 giugno alle 19), un incontro che affronta il tema sotto molteplici punti di vista: culturale, storico, sociale e geografico, illustrando le buone pratiche nell’ottica di un turismo letterario sostenibile e transfrontaliero.
L'articolo Il governatore del Veneto Luca Zaia a Tolmezzo per parlare di autonomia sembra essere il primo su Studio Nord News.
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