Bachmann: “Sia tutelato il diritto allo studio dei cittadini europei”

“L’organico
di diritto dell’omnicomprensivo Bachmann di Tarvisio deve essere assegnato
considerando tutti gli iscritti, superando cioè il vincolo legato al
solo conteggio dei bambini
di cittadinanza italiana”. A sollevare la questione e a chiedere che
venga emanata una norma risolutiva ad hoc, è l’assessore provinciale
all’istruzione Beppino Govetto che, al riguardo, esorta l’intervento
della Regione nei confronti del Miur per una concreta
ed effettiva tutela del diritto allo studio, alla libera circolazione
dei cittadini e soprattutto alla specificità linguistica promossa
dall’istituto in relazione al contesto transfrontaliero e pluriculturale
di riferimento. “Se per l’assegnazione dell’organico
di diritto vengono presi in considerazione solo i bambini italiani e
non quelli che provengono a esempio dall’Austria o dalla Slovenia –
spiega Govetto che, nei giorni scorsi, ha approfondito il problema con
il sindaco Renato Carlantoni e l’assessore all’istruzione
Nadia Campana –  c’è il rischio che la dotazione organica (docenti e
collaboratori scolastici) sia insufficiente e quindi si impedisca ai
bambini di oltre confine di frequentare la scuola creando delle liste
d’attesa. Così si interromperebbe una tradizione
educativa consolidata che ha fatto del plurilinguismo e
dell’integrazione un vero e proprio modello, con ricadute importanti sia
sotto l’aspetto culturale ma anche con benefici economici e di sviluppo
per il territorio. Non solo. L’elemento più grave è la
negazione del diritto di libera circolazione degli studenti sancito
dalla Commissione europea: cittadini europei corrono il rischio di non
poter usufruire dell’offerta formativa degli istituti scolastici scelti
dalle famiglie. Cosa che non si verifica in Austria
dove i bambini italiani vengono considerati senza distinzione nella
formazione delle classi”. Govetto esorta
la Regione Fvg peraltro già sollecitata
dall’amministrazione comunale di Tarvisio, in particolare l’assessore
Panariti e la presidente Serracchiani, a manifestare una netta posizione
di tutela
dell’esperienza del Bachmann davanti al Ministero dell’istruzione. “E’
necessaria  una forte difesa del diritto allo studio, della ricchezza di
una località che è una piccola Europa in cui sono racchiuse le tre
minoranze linguistiche storiche della regione
(friulana, slovena e tedesca). Serve da parte della Regione – conclude
Govetto – una concreta difesa della specificità territoriale e culturale
sostenendo la richiesta del Comune e dell’istituto di dare continuità e
un futuro stabile a un percorso didattico
che valorizza il contesto di riferimento, le lingue del territorio.
La Regione deve battersi affinché tutti i cittadini comunitari,
anche se minori, non attivi economicamente, ma a tutti gli effetti
cittadini europei, possano iscriversi e frequentare il Bachmann”.