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Tolmezzo, altissima adesione alla serrata di un’ora dei negozi del centro

di DAVID ZANIRATO

Adesione altissima a Tolmezzo (si parla dell’80%) alla serrata simbolica dei commercianti ed esercenti del centro storico cittadino, promossa per chiedere l’accelerazione dei tempi nell’ultimazione dei lavori di piazza XX Settembre.

Alle 18 esatte di ieri portoni, saracinesche e serrande si sono chiuse, mostrando in bella vista il cartello che riportava la scritta “In segno di protesta contro le lungaggini dei lavori in piazza e le recenti vessazioni sulla pubblicità, chiudiamo un’ora oggi per non chiudere per sempre domani“.

«Volevamo dare un segnale forte, il commercio e le piccole aziende sono la linfa per paesi come il nostro – spiega il promotore dell’iniziativa, Michele Copiz, gestore del Bar Roma -. La nostra è un’iniziativa tranquilla, ma resta un atto di protesta, perché il malcontento è generale; io non sono contro l’amministrazione, sono contro il non lavoro. Visto che la piazza è da fare, facciamola, ma con tempi certi. Si può lavorare sino alle 19-19.30, regge anche il tempo, se si vuole ridurre i tempi bisogna accelerare».

Le risposte del sindaco, Francesco Brollo, sono arrivate a margine dell’incontro, partecipatissimo, che in Municipio ha affrontato l’altra questione spinosa per le partite Iva locali, ovvero quella relativa ai nuovi conteggi sulle imposte per insegne e pubblicità: «Un eventuale ritardo nel completamento dei lavori ci vede tutti parte lesa, siamo sulla stessa barca – ha spiegato Brollo -. Di recente abbiamo fatto due comunicazioni formali al direttore ai lavori. È questo che possiamo fare, stiamo facendo tutto il possibile. Questa è la stessa amministrazione che ha battuto il record italiano nel trasferimento di una caserma appena chiusa. Non è che da un lato siamo eroi e dall’altra incapaci, ci sono certi passaggi in taluni iter che non consentono di andare oltre. Stiamo facendo tutta la pressione possibile all’impresa».
E quindi sui bollettini pubblicitari Brollo ha rassicurato: «Se ci sono stati degli errori di misurazione, delle valutazioni errate queste si andranno a correggere. Siamo qui per dare consigli utili agli esercenti, su quello che non ritengono dovuto o magari conteggiato in maniera difforme rispetto al reale, potranno confrontarsi con la ditta incaricata della riscossione e verificare il tutto».