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Gli alpini se ne vanno e la Cantore che destino avrà?

Che futuro per gli Alpini di stanza alla Caserma Cantore di Tolmezzo, destinata da tempo alla chiusura? Che soluzioni si sono trovate per i militari e le loro famiglie attualmente residenti in città e nei comuni limitrofi? Cosa ne sarà della Caserma ma soprattutto di Palazzo Linussio una volta che il 3^ Reggimento Artiglieria da Montagna lo lascerà libero?

Interrogativi che il capogruppo di minoranza in consiglio comunale a Tolmezzo, Dario Zearo, pone all’attenzione dell’amministrazione comunale, dopo aver appreso che altri 60 artiglieri hanno lasciato dal 19 ottobre scorso la “Cantore”, unendosi così agli altri 200 trasferiti da tempo presso la Caserma “Lesa” di Remanzacco.

Zearo invita il sindaco Brollo a darsi da fare affinché si trovino delle alternative più vicine (Venzone o almeno Udine) così da scongiurare un ulteriore spopolamento della città da parte delle famiglie dei militari. Allo stesso tempo l’ex sindaco si chiede che fine abbiano fatto le promesse di intervento per la salvaguardia di Palazzo Linussio e mette in guardia rispetto ad un eventuale riconversione della Caserma in centro di accoglienza per migranti.

 

3 pensieri riguardo “Gli alpini se ne vanno e la Cantore che destino avrà?

  • Nome Laura Matelda Puppini

    Chiediamo subito che venga sdemanializzata, e ritorniamo a chiamare l’edificio Palazzo Linussio. Nel frattempo sarebbe importante che venisse definita anche la proprietà della cappella, e si procedesse al suo restauro, oltre che a quello, indispensabile, degli affreschi della sala.

  • Come sempre si chiudono le porte dopo che i buoi sono fuggiti. Se qualcuno dell’amministrazione, e soprattutto i concittadini degli artiglieri, avessero fatto qualcosa teso a favorite l’inserimento e l’integrazione dei ragazzi e delle loro famiglie (tendenzialmente meridionali)…. Magari anche loro si sarebbero battuti per far si che la caserma non si spostasse. Invece visto il trattamento ricevuto, per decenni, questo trasloco viene vissuto come una liberazione

    • Anch’io la penso così, e quando eravamo noi in forza nel poco lontano 2000,lo stesso destino lo aveva subìto la “Del Din”,relegata a magazzino e mensa. Secondo me dovrebbero mantenerla come caserma di appoggio a Venzone pur restando Artiglieria da Montagna

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