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“Il futuro possibile – Spettacolo di musica e parole” in scena a Venzone

Dopo il debutto a Udine, lo scorso 16 giugno, “Il futuro possibile – Spettacolo di musica e parole”, nato da un’idea di Paolo Patui (che oltre a essere fra i protagonisti si occupa anche del coordinamento artistico), sbarca a Venzone. Assieme a Patui, sul palco ci sarà anche Angelo Floramo e la Pordenone Big Band, diretta da Juri Dal Dan. La data da segnare sul calendario è sabato 24 giugno. Lo spettacolo – progetto co-finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, Attività Culturali e prodotto da Leggermente e cooperativa Zeroidee – andrà in scena, dalle 21.30, alla Loggia del Municipio.

Paolo Patui

Il futuro possibile” sarà uno spettacolo interattivo: sul palcoscenico si fonderanno in maniera sempre nuova, musica, immagini, filmati e molte letture, cui si uniranno i commenti di Angelo Floramo sul tema: il confronto generazionale fra i ventenni degli anni ’70 e quelli d’oggi. L’Italia di quegli anni in cui si guardava al futuro con ottimistica fiducia e in cui ‘la meglio gioventù’ sembrava poter sprigionare energie e speranze inarrestabili, si confronterà con quella d’oggi, corrucciata, astiosa, adombrata da un futuro senza prospettive per la generazione giovane degli anni 2000.

Pordenone Big Band

Patui e Floramo attraverso le letture tratte da testi di Pasolini, Josè Saramago, ma anche di Stefano Benni, Paolo Rossi, Albanese, Federico Tavan ed Elio Bartolini, grazie al supporto visivo di filmati (d’epoca o moderni) e alla musica live della Pordenone Big Band, diretta da Juri Dal Dan, si domanderanno se è davvero così. Se è vero che non ci sono più prospettive, se è vero che queste generazioni sono così diverse, oppure, al contrario, se è tutto frutto di una visione distorta, retorica, travisata da una generazione che ha sognato, ma che poi, in fondo, come canta Gaber, ha perso. Cercheranno di darsi, di dare, o quantomeno ipotizzare, delle risposte. Perché oggi essere giovani è un problema, almeno così in tanti dicono. Ma questa è stata convinzione di molte e molte generazioni. L’obiettivo dello spettacolo è quello di sfatare i luoghi comuni. Perché questo, come spiega Patui: “È un tema che si presta a molte banalità ma anche molte contro banalità”. Un tema, insomma, che merita di essere esplorato, senza filtri e con sincerità.

Ed ecco allora che lo spettacolo ‘vivrà’ in luoghi significativi come le piazze dei piccoli paesi, le corti, i sagrati delle chiese dove la ‘meglio gioventù’ si ritrovava, e proporrà ogni sera diversi testi, i quali avranno attinenza proprio con l’area geografica e con i luoghi in cui lo spettacolo verrà realizzato.

Dopo la prima di Udine e la seconda tappa a Venzone, sarà la volta di Capodistria, San Vito al Tagliamento, Romans d’Isonzo e Fagagna.

Gli spettacoli sono stati possibile anche grazie al sostegno di: Cassa di Risparmio Fvg, Comune di San Daniele del Friuli, Prosciutto di San Daniele, Comune di Udine, Bottega Errante, Proloco Venzone, Comune di Venzone, Comune di San Vito al Tagliamento, Corte del Castello, Tra la Storia e la Gente, Liberatorio d’Arte Fulvio Zonch, Comune di Romans d’Isonzo, Comune di Fagagna.