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Albergatori Vs Airbnb, Confcommercio Fvg: “Vogliamo regole uguali per tutti”

«Vogliamo regole uguali per tutti». Il presidente regionale di Confcommercio Alberto Marchiori, nel suo ruolo di delegato di Confcommercio International, ha lanciato un messaggio all’Europa. Il tema, durante i lavori dell’assemblea di Confcommercio Fvg, ha riguardato in particolare la Sharing Economy. «Il fenomeno va affrontato a livello Ue per evitare che si rafforzino le storture della concorrenza sleale nei confronti di imprese che rispettano le norme – la parole di Marchiori –. Come Confcommercio lavoriamo perché l’Europa tenga conto dell’esigenza di mettere tutti in pari condizioni».
Il presidente di Confcommercio Fvg è intervenuto dopo i saluti del sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, del presidente di Confcommercio Trieste Antonio Paoletti e del presidente dei Giovani Imprenditori di Confcommercio Alessandro Micheli. Paoletti ha rimarcato il valore della crescita turistica del capoluogo regionale, Micheli ha dato atto agli ultimi due governi dell’impegno per la valorizzazione dell’opportunità-turismo («Ma servono logiche di rete e di filiera, pensiamo al settore come a un’industria e coinvolgiamo tutte le forze del Paese») e ricordato la due giorni in corso sempre a Trieste – Share it 2017 –, appuntamento per presentare alla politica la proposta d­ei Giovani Imprenditori sui temi della crescita e dello sviluppo sostenibile.

I DATI

Un totale di 7mila imprese, oltre 25mila occupati e un “valore” per il Friuli Venezia Giulia pari a 1,2 miliardi di euro. È la fotografia del turismo regionale scattata a Trieste alla Stazione Marittima, in occasione dell’assemblea di Confcommercio Fvg. Un turismo regionale preoccupato dalla Sharing Economy, ma favorevole a una tassa di soggiorno finalizzata a promozione e investimenti.

Struttura e demografia delle imprese

In Friuli Venezia Giulia esistono 6.996 imprese del turismo (di cui 689 alberghi e 6.307 attività dei servizi di ristorazione), pari all’8% dell’intero tessuto imprenditoriale della regione. Gli occupati del settore sono 25.305, mentre il saldo tra imprese nate e cessate (-253) evidenzia un tasso di rallentamento più basso a confronto con la media macro-regionale

Il contributo all’economia del Fvg

Il terziario gioca un ruolo chiave nell’economia Fvg. In questo contesto appare fondamentale il supporto del turismo (pesa l’8% del totale delle imprese, il 7% degli occupati, il 6% del valore aggiunto), comparto che “vale” 1,2 miliardi, dato ancora lontano dai livelli pre-crisi ma in netto recupero.

La capacità attrattiva del turismo

A livello regionale, rispetto al 2015, si registra un +6,5% di arrivi (numero di clienti ospitati nelle strutture ricettive) e un +4,8% di presenze (numero dei pernottamenti). Il dato è accentuato nei Bed&Breakfast e grazie al contributo della clientela straniera.

La Sharing Economy

Su 100 abitazioni nei quattro capoluoghi di provincia del Fvg, 10 possono essere prenotate per locazione direttamente sulla piattaforma Airbnb. In questo contesto, il 42% delle imprese del commercio al dettaglio e del turismo in regione considera la Sharing Economy un pericolo in termini di concorrenza sleale. Una quota di strutture ricettive (1 su 4) dichiara tra l’altro di aver ravvisato un decremento dei ricavi nel corso degli ultimi sei mesi, riconducibile proprio alla Sharing Economy. In linea generale, oltre la metà delle strutture ricettive della regione ritiene che l’amministrazione locale dovrebbe adoperarsi in qualche modo per regolamentare il fenomeno.

L’introduzione della tassa di soggiorno

L’introduzione della tassa di soggiorno divide il consenso, ma diminuisce comunque la quota dei contrari rispetto a quanto rilevato a ottobre (oggi è pari al 52,6%, contro il precedente 61,2%, circa 8 punti in meno). Più nel dettaglio, il 35% delle strutture ricettive Fvg ritiene che l’introduzione della tassa di soggiorno non inciderà sull’andamento dei ricavi. Allo stesso tempo, quasi il 39% teme ripercussioni negative, ma a ottobre la quota era molto più elevata (50,8%). Il calo, concorda il presidente Marchiori, è motivato dalla speranza che gli introiti vengano destinati alla promozione del territorio (è così per il 34% degli operatori) e alla riqualificazione delle attrazioni turistiche (è così per quasi 6 strutture ricettive su 10).

LA POSIZIONE DELLA REGIONE

Il turismo non è solo una partita legata agli eventi o alla gestione del tempo libero delle persone, ma è un’industria vera e propria che cerca di dare delle risposte infrastrutturali e necessita di competenze e capacità imprenditoriali”. Lo ha dichiarato a Trieste il vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, durante l’assemblea regionale di Confcommercio Fvg. Il vice presidente ha annunciato che, alla chiusura dei bandi per l’efficientamento delle strutture alberghiere, “le domande giunte alla Regione sono state 245 per un importo complessivo di oltre 22 milioni di euro a fronte dei 18 milioni finora stanziati. Ciò significa – ha evidenziato Bolzonello – che dovremmo poter soddisfare tutte le richieste pervenute”.

In merito alla strategia di promozione del Friuli Venezia Giulia, il vicepresidente ha spiegato che “non miriamo a promuovere singoli territori, eventi o prodotti, ma il sistema turistico regionale nel suo complesso. Dobbiamo avere la capacità di proporre esperienze ai visitatori, dare supporto alle imprese, offrire una visione a lungo termine agli investitori e garantire una forza lavoro qualificata”.

Bolzonello ha inoltre sottolineato che il turismo “è uno dei tre asset economici del Friuli Venezia Giulia insieme al manifatturiero e all’agroalimentare. Su questo abbiamo investito in formazione, in infrastrutture, e ora lo stiamo facendo anche sulla parte logistica con la terza corsia autostradale e il polo intermodale dell’aeroporto di Trieste. Elementi che rientrano nello sviluppo della competitività del sistema nel suo insieme”.